top of page

Metallotioneine

  • Andrea Vannozzi
  • 7 nov 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 13 nov 2024

Sono delle proteine, ricche soprattutto di cistina, aminoacido con alto contenuto di zolfo,

che servono a mantenere l’omeostasi intracellulare dei metalli, principalmente lo zinco. Sono localizzate a livello cellulare nell’Apparato del Golgi e partecipano attivamente alla chelazione dei metalli tossici come cadmio e mercurio, che vengono così inattivati e trasportati ai reni ed al fegato. Sono soprattutto prodotte in risposta al livello di zinco e rame, ma anche di cadmio e mercurio. La loro produzione è regolata attraverso il fattore di trascrizione MTF-1 (Metal Binding Transcription Factor) di cui lo zinco il principale

induttore (cosa è un fattore di trascrizione? Vedi il blog sulla infiammazione cronica di basso grado). Quindi l’individuazione dell’intossicazione ad opera di vari metalli potrebbe avvalersi del dosaggio delle Metallotioneine. Dato che normalmente la cellula non produce tioneine specifiche per metalli tossici, poiché la loro funzione principale è comunque quella di mantenere la normale omeostasi dello zinco, appena il livello cellulare dei metalli si innalza si attiva subito la trascrizione del DNA con la produzione di queste proteine con attività chelante ed antiossidante. Purtroppo è molto difficile reperire laboratori in grado di misurare le Metallotioneine. Comunque alti valori di Metallotioneine nell’organismo corrispondono ad una alta concentrazione di metalli tossici come cadmio e mercurio oppure con un’alta concentrazione di zinco, oltre che come marker di stress ossidativo.



 
 
 

Comments


bottom of page