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Neurormoni, stress e cervello: differenze tra ansia dell’adulto e nella pubertà

  • Andrea Vannozzi
  • 28 set 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

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Siamo abituati a pensare al cervello come un insieme di neuroni che interagendo tra loro realizzano il pensiero, la memoria, le emozioni, ma in realtà il cervello è anche molto di più ed in grado di fare molte altre cose. Può essere anche una ghiandola che produce ormoni. In caso di stress è assodato che il cervello, attraverso l’ipotalamo, stimola le surrenali che producono Cortisolo, un ormone steroideo. Ma non solo: a livello locale encefalico viene prodotto l’Allopregnanolone, un neuro ormone che agisce localmente, proprio nel Sistema Nervoso Centrale, sul sintomo ansia, caratteristico dello stress. Questo neuro ormone o neuro steroide, chiamato anche THP, viene prodotto localmente partendo dal progesterone ad opera di un enzima, la 5-alfa-riduttasi. La conversione avviene nella corteccia prefrontale. In pratica nell’adulto l’Allopregnanolone o THP agisce come un “tranquillante endogeno”. La sua funzione si esplica sui recettori chiamati GABA-A regolandone il funzionamento. Anche l’effetto dei farmaci ansiolitici è mediato da un corretto funzionamento di questi recettori dell’acido gamma amino butirrico (GABA), sostanza che regola l’eccitabilità neuronale soprattutto in certe zone del cervello, come l’ipotalamo, agendo con effetto inibitorio a livello delle sinapsi. Oltre a questo l’Allopregnanolone è implicato nella regolazione dell’umore e del tono affettivo. Esistono studi dove è stato riscontrato che in pazienti depressi è presente un calo dell’enzima che catalizza la conversione del progesterone in Allopregnanolone. Si ipotizza che il calo di questo enzima possa essere dovuto a stress cronico e traumi. Anche alcuni farmaci posso ridurre l’attività di questo enzima, come la finasteride e la dutasteride, usati per la cura della Ipertrofia prostatica benigna. La sua carenza è stata associata a malattie psichiatriche come l’ansia, la depressione e la sindrome da stress post traumatico. In questi casi si è riscontrato che la diminuzione dell’ormone è caratteristicamente presente nelle aree deputate alla regolazione del comportamento, come la corteccia frontale, l’ippocampo e l’amigdala. È stato riscontrato che i farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina, notoriamente usati per la cura della depressione, aumentavano l’Allopregnanolone con effetto forse ancora più selettivo di quello sulla serotonina.

Durante la pubertà il giovane è sottoposto alla cosiddetta “tempesta ormonale” con notevoli cambiamenti d’umore. Nel 2007 è stata pubblicata su Nature Neuroscienze una ricerca americana che dimostra che alla base di questi cambiamenti c’è il THP. Mentre nell’adulto questo neuro ormone agisce come calmante e viene rilasciato circa mezz’ora dopo l’evento che ha provocato uno stress ansiogeno, nell’adolescente agisce, al contrario, provocando ansia. Ciò è dovuto al fatto che un tipo particolare di recettori GABA-A sono poco espressi fino alla pubertà, mentre nell’adolescenza c’è un’esplosione dell’espressione di questi recettori sui quali l’azione esercitata dal THP è insufficiente, fino a generare un effetto opposto che si traduce in una inibizione della normale inibizione esercitata dal GABA sulle sinapsi, soprattutto su una specifica zona dell’Ippocampo. Il THP come fattore ansiogeno indurrebbe le modificazioni del comportamento caratteristiche dell’adolescenza.

Neuro plasticità e fasi della vita

Nell’infanzia il cervello è tutto orientato all’apprendimento, che è molto più rapido rispetto all’adulto, vedi per esempio la facilità con cui i bambini apprendono le lingue. Con i mutamenti della pubertà il cervello si apre alla relazione sociale, anche a scapito dell’apprendimento che, si è visto, diventa meno facile in questo periodo della vita. La pubertà rende quindi l’individuo più reattivo rispetto alle problematiche sociali quali l’amore, l’amicizia, l’ambiente inducendo un carattere più disponibile al rischio, all’esperienza, con una dose di irrequietezza che, se incanalata, aiuta l’esplorazione del mondo. Sono epici gli scontri tra i genitori che cercano di inculcare il concetto della prudenza nell’intraprendere nuove esperienze e l’intraprendenza e la determinazione dei figli in questa fase della vita.

Molti interferenti endocrini agiscono sugli ormoni steroidei e soprattutto sui loro recettori. Quindi andrebbe studiata l’azione dell’inquinamento ambientale anche al livello del Sistema Nervoso Centrale. L’ansia, sintomo molto frequente in molte patologie attualmente presenti nel territorio, è sempre di difficile interpretazione da parte del medico pratico. Raramente si tiene conto che può essere generata da fattori ambientali stressanti come per esempio il rumore ambientale di fondo, l’eccessiva esposizione alla luce artificiale, lo sconvolgimento dei ritmi circadiani con i turni lavorativi, una urbanistica cittadina caotica, l’affollamento nell’ambiente di lavoro e nella scuola, l’esposizione a radiazioni elettromagnetiche ecc. ecc. Molto meglio conosciuti sono fattori personali come i fallimenti in ambito sociale, familiare e lavorativo, che costituiscono una grossa fetta del lavoro degli psicoterapeuti. Quasi mai si suppone o si indaga sull’azione nociva di sostanze chimiche presenti nell’ambiente.


Bibliografia


ANSIA E SBALZI DI UMORE CAUSATI DAL THP

Reversal of neurosteroid effects at α4β2δGABA-A receptors triggers anxiety at puberty. Nature Neuroscience 10 (4): 469-477, 2007

· UNICA IRIS Institutional Research Information System

2022-01-01

The Allopregnanolone Response to Acute Stress in Females: Preclinical and Clinical Studies

2003-01-01

Induced panic attacks shift gamma-aminobutyric acid type A receptor modulatory neuroactive steroid composition in patients with panic disorder preliminary results


 
 
 

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