Ipotiroidismo da rT3
- Andrea Vannozzi
- 11 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Molti medici che a vario titolo si occupano di malattie croniche caratterizzate da sintomi strani hanno notato che, per quanto riguarda la sintomatologia aspecifica generale ( soprattutto donne, stanchezza, tendenza alla ritenzione idrica ed alla obesità, umore depresso, irregolarità del sonno e del ciclo mestruale, fragilità delle unghie e dei capelli, cute secca, sensazione di freddo, dolori diffusi ecc.), spesso il quadro clinico assomigli molto al quadro dell’ ipotiroidismo, ma poi, salvo casi rari, il TSH FT3 FT4 siano nell’intervallo della normalità. Esiste, ma è poco conosciuto, un ipotiroidismo da T3 basso dovuto ad una errata conversione del T4. In pratica normalmente il T4 (precursore inattivo) viene convertito in T3 (ormone attivo sul metabolismo energetico della cellula) da una famiglia di enzimi denominati 5-desiodasi (selenio dipendenti) che toglie un atomo di iodio al T4 convertendolo in T3. La desiodasi di tipo 3 però stacca un atomo di iodio diverso e converte il T4 in rT3 (reverse T3), ormone inattivo. Normalmente il rapporto tra T3 e rT3 è 60% e 40% e sembra che la presenza di rT3 serva a modulare l’effetto del T3. Ma se per qualche motivo (genetico, epigenetico, carenza vitaminica o di oligoelementi, metalli pesanti, inquinanti ecc.) il livello di rT3 si innalza, la sua competizione con il recettore cellulare di T3 fa sì che, anche in presenza di un T3 entro valori normali, ci sia una carenza della sua attività e quindi un ipotiroidismo. Inoltre, anche senza l’aumento di rT3, è possibile che fattori ambientali o carenze nutrizionali inibiscano l’attività di tutte le desiodasi riducendo così il T3 attivo, ma sempre all’interno dell’intervallo della normalità. In questo caso trovare negli esami un FT4 tra i valori alti ed un FT3 verso i valori bassi della normalità potrebbe essere indicativo di un problema tiroideo. Sembra che in USA i laboratori siano attrezzati per dosare l’rT3 oltre al FT3, anche perché ciò è utile per quei casi dove l’uso dell’Eutirox (levotiroxina-T4 sintetico) determini una normalizzazione del TSH, ma il paziente presenti ancora una sintomatologia compatibile con l’ipotiroidismo.
In attesa di poter avere a disposizione questo accertamento diagnostico una integrazione con selenio potrebbe, in alcuni casi, migliorare la sintomatologia essendo un cofattore degli enzimi desiodasi.




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